Un cantiere straordinario

Aosta – Grandi scavi

Periodo degli scavi

2014 – 2019

Responsabile scientifico

dott. David Wicks

SCENARIO

L’inizio: l’ampliamento dell’ospedale Parini di Aosta

La dislocazione in tre edifici distinti ad Aosta (ospedale Umberto Parini, ospedale Beauregard e l’ala del servizio psichiatrico di via Saint-Martin-de-Corléans) dei servizi ospedalieri valdostani ha fatto emergere, negli anni, la necessità di dare organicità all’offerta per acuti, quindi di unificare in un unico presidio l’assistenza ospedaliera.

È stato avviato nel 2004  uno studio di fattibilità (integrato nel 2007), per la concentrazione e l’ammodernamento delle strutture del Parini, che prevedevano l’ampliamento e la riqualificazione del presidio.

L’area interessata dal progetto occupa un’area di circa 7000 mq, posta nella parte nord della città di Aosta, della cinta muraria della città romana di Augusta Praetoria, in una zona adibita a parcheggio, già sede del cimitero cittadino e già conosciuta per i numerosi rinvenimenti archeologici.

Sondaggi archeologici preventivi

Nel 2011 Akhet ha realizzato, sotto richiesta dell’Ufficio Beni Archeologici della Regione Autonoma Valle d’Aosta,  5 sondaggi archeologici preventivi nell’area di Piazza Caduti nei Lager Nazisti, interessata dal progetto del nuovo ospedale. Sulla base dei risultati ottenuti con i carotaggi, è stata redatta dalla dottoressa Claudia De Davide la “Carta del potenziale e del rischio archeologico” che ha permesso di definire la corretta strategia di intervento da seguire.

180 giorni di scavo iniziale

Nel febbraio 2014 si è avviata la fase dei lavori di scavo archeologicamente assistito, quindi la fase di cantierizzazione e di rimozione del parcheggio sopraelevato che occupava gran parte del piazzale; sono stati poi eseguiti gli scavi in estensione del cimitero moderno (circa 900 tombe) e, a ovest, quelli delle fasi medievale e romana; si è infine proceduto alla realizzazione di trincee parallele per indagare la sequenza protostorica. La prima fase operativa si è conclusa il 18 maggio 2015 e gli scavi e la ricerca sono tuttora in corso…

Cosa è emerso dalla terra

Una zona appetibile fin dalla Preistoria

Studi approfonditi hanno consentito agli specialisti di individuare ben 16 fasi storiche di sviluppo della zona, sfruttata soprattutto per fini agricoli fin dalla fine del Neolitico, passando per l’Età del Rame, del Bronzo, del Ferro, l’epoca romana, il Medioevo fino ad arrivare al XXI secolo d.C.

Preistoria

Lo scavo ha restituito una sovrapposizione di almeno 11 campagne agricole di epoca pre‐protostorica, caratterizzate da importanti opere di canalizzazione irrigua a delimitazione di campi arati, che si sviluppano in un ampio arco cronologico  (dal IV millennio a.C. alla seconda Età del Ferro).

Nel 2014 sono state rinvenute delle stele (8) e l’allineamento di alcuni palei lignei, che hanno permesso un’ulteriore collegamento del sito con l’area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans.

Un’interruzione delle attività agricole, oltre a quelle dovute a calamità naturali quali frane ed esondazioni del torrente, è rappresentato dalla costruzione di un ampio cromlech (circolo di pietre) che, in base ai dati stratigrafici e alle datazioni C14, si è stabilito risalga alla prima Età del Ferro. Esso è composto da 26 elementi lapidei, alti circa un metro (eccetto un unico esemplare di un metro e mezzo posto a nord) e posti verticalmente lungo un andamento circolare, verosimilmente la porzione di un circolo che, si stima, avesse un diametro di 150 metri. Sul lato interno è stata rinvenuta, a tratti, una canaletta che taglia il piano d’imposta del circolo, mentre all’esterno il monumento è delimitato da un modesto terrapieno che ingloba alcune delle pietre. Nella porzione nord‐orientale del cerchio, all’esterno di esso e a una distanza di circa 3 metri, è poi emerso un monumentale tumulo funerario (del diametro di 18 metri) nella quale camera principale è stata riportata alla luce la sepoltura di un giovane uomo con il suo corredo, una lunga spada in ferro e il terminale in bronzo (bouterolle) del fodero che ha permesso di riferirlo all’epoca Hallstatt C tardiva.

Epoca romana

Le stratigrafie di epoca romana risultano essere poco significative nonostante le ampie dimensioni del cantiere, forse a causa della povertà dei terreni, possibile conseguenza della potente frana che invase il territorio alla fine della seconda Età del Ferro. Un utilizzo come area di necropoli è stato riconosciuto nella porzione nord‐occidentale del cantiere, proseguendo al di sotto di Viale Ginevra, moderno asse stradale che ricalca la viabilità antica verso il passo del Gran San Bernardo. Alcune sepolture attribuibili ad una fase tardo romana (III‐V sec. d.C.), sono disposte in prossimità di un probabile recinto funerario, associato a sepolture più antiche ad incinerazione e databili, sulla base di alcuni elementi di corredo, al I‐II sec. d.C. Una fossa rettangolare di ampie dimensioni (2,5 x 1,5 mt circa) rinvenuta poco più a sud, sembrerebbe rappresentare un ustrinum (zona adibita alla cremazione dei defunti) collegato alla necropoli più antica. A fine 2018, sono stati ritrovati anche due interessanti sarcofagi in piombo, sostenuti da basamenti in muratura e ricoperti da grandi lastre di copertura.

Medioevo

Sotto il livello del cimitero moderno sono state rinvenute testimonianze di epoca medievale: alcune divisioni catastali definite da canalizzazioni agricole e tre edifici, solo parzialmente indagati (in quanto proseguivano oltre i limiti del cantiere). Due sono di questi si trovano lungo l’asse di viale Ginevra (lato ovest dello scavo) e risultano interrati rispetto al piano dell’epoca; quello meridionale è di notevoli dimensioni e sembrerebbe ipotizzabile un suo sviluppo quadrato (tipo torre/casaforte), mentre quello settentrionale, più rustico, ha restituito tre focolari strutturati. Il terzo, costituito da un ambiente pavimentato in lastre, è ubicato invece lungo via Guedoz.

Caso studio

Archeologia urbana per la città di Aosta

Lavori di assistenza archeologica al cantiere di Telcha per la realizzazione della rete del teleriscaldamento ad Aosta – lotto II e III.

Committente: Telcha Srl
Periodo: 2015 – in corso (II e III lotto, 2015-2018, estensione 2019)
Luogo: Città di Aosta

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