Racconti sulla pietra

Ciclo di conferenze di approfondimento sulla preistoria dell’Area megalitica di Aosta

Dal 1° ottobre al 16 novembre 2019 – Area megalitica – Parco e museo archeologico di Saint-Martin-de-Corléans

Si è concluso sabato 16 novembre il ciclo di conferenze RACCONTI SULLA PIETRA, durante il quale esperti della Soprintendenza per i beni e le attività culturali, insieme agli archeologi che hanno condotto le campagne di scavo, a storici, a studiosi e ad artisti hanno approfondito alcuni aspetti della preistoria dell’Area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans, presentando i più recenti studi e confrontando il sito con ritrovamenti coevi nella piana di Aosta e in altre zone, valdostane e alpine.

Nel corso del primo incontro del 1° ottobre, CROMIE. DALLE STELE ANTROPOMORFE DI AOSTA A UNA STORIA DI TESTIMONIANZE ARTISTICHE, si è parlato delle magnifiche stele antropomorfe rinvenute e, in particolare, l’archeologo Gianfranco Zidda, funzionario della Soprintendenza regionale e responsabile scientifico dell’Area megalitica, e il restauratore Stefano Pulga hanno esposto al pubblico riletture iconografiche e nuovi risultati delle analisi svolte su di esse.

Martedì 8 ottobre David Wicks e Natascia Druscovic, archeologi di Akhet S.r.l., hanno raccontato delle testimonianze archeologiche del III millennio, rinvenute durante gli scavi del cantiere dell’Ospedale Parini di Aosta, con il loro intervento dal titolo AI PIEDI DELLE STELE.

Il martedì seguente il terzo appuntamento, INTERPRETAZIONE STORICA DELL’AREA MEGALITICA DI AOSTA, è stato caratterizzato dall’interessante aggiornamento dell’archeologo Franco Mezzena, uno dei massimi esperti del sito.

ÖTZI, L’UOMO VENUTO DAL GHIACCIO E LE STATUE STELE ATESINE, andato in scena sabato 9 novembre, ha permesso ad Annaluisa Pedrotti, archeologa e docente presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento, di presentare una particolare lettura delle sculture preistoriche in rapporto alle nuove ricerche scientifiche effettuate sulla mummia più famosa delle Alpi.

Infine, sabato 16 novembre, gli artisti svizzeri Ernesto Oeschger ed Elisabetta Hugentobler, Gianfranco Zidda e Gwenaël Bertocco, collaboratrice della Soprintendenza regionale, hanno illustrato LA TECNICA DI RILEVAMENTO DEL FROTTAGE, sottolinenado il lavoro trentennale di documentazione eseguita sulle stele di numerosi siti europei, tra cui quelle di Saint-Martin-de-Corléans, attraverso l’utilizzo della tecnica del frottage. La serata si è conclusa con la suggestiva esibizione di due suonatori di Alp Horn, corno delle Alpi.

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